GIURIA
Peppe Corsicato
Il presidente
Durante gli anni ottanta, Corsicato segue corsi di danza e coreografia a New York presso la Alvin Alley Dance School, quindi si forma in recitazione all’Accademia di Arte Drammatica.
Nel 1990 lavora come assistente di Pedro Almodóvar durante le riprese del film Légami!; nel 1991 realizza il cortometraggio Libera con Iaia Forte, che diventerà uno dei tre episodi del lungometraggio omonimo presentato al Festival di Berlino nel 1993. Il film vince il Nastro d’argento come migliore opera prima, la Grolla d’Oro, il Globo d’oro della Stampa Estera e il Ciak d’Oro.
Nel 1995 dirige I buchi neri, con Iaia Forte, Vincenzo Peluso e Manuela Arcuri, che partecipa al festival di Venezia nella sezione Notti Veneziane. Nello stesso anno è anche regista del videoclip di Nun te scurdà, fortunato brano degli Almamegretta. Nel 1997 gira l’episodio La stirpe di Iana del film collettivo I vesuviani, con Iaia Forte e Anna Bonaiuto. Nel 2000 mette in scena al Teatro San Carlo di Napoli l’opera lirica Carmen. Nel 2001 dirige Chimera. Dopo sette anni torna alla regia con il film Il seme della discordia, con Caterina Murino e Alessandro Gassmann. Nel 2009 gira un documentario sul pubblicitario Armando Testa, Armando Testa – Povero ma moderno, invitato come evento speciale al Festival di Venezia nella sezione Orizzonti, dove vince il premio Pasinetti del sindacato giornalisti cinematografici.
Dal 1994 ad oggi ha realizzato più di 30 documentari sull’arte contemporanea: i suoi lavori sono stati presentati al Modern Tate Museum di Londra, al Centre Pompidou di Parigi e altri musei e festival nazionali e internazionali. Nel 2016 ha girato un video su Pompei che ha avuto molti riconoscimenti nel mondo. Ha poi realizzato un documentario sulla vita dell’artista e regista Julian Schanbel, L’arte viva di Julian Schnabel.
Come attore ha prestato il suo volto al documentario di Laura Betti Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno.
Vive e lavora dividendosi tra Napoli e Roma. È stato direttore artistico della fondazione “La Colombaia di Luchino Visconti”.
Lucia Sardo
Giurato
Attrice, regista e autrice, si forma nel Teatro di Ventura, gruppo di ricerca teatrale a Treviglio (BG). Nel 1980, insieme ai suoi compagni, fonda l’Istituto di Cultura Teatrale a Santarcangelo di Romagna di cui per diversi anni dirige e organizza il TEATRO IN PIAZZA, festival sperimentale fra i più importanti d’Europa.
In quegli anni incontra ed è allieva dei più interessanti ricercatori del secolo scorso: Jerzy Grotowski, Eugenio Barba, Katzuko Azuma, Torgheir Weithal, Julian Beck, Judith Malina, Enrique Pardo, Dario Fò e Franca Rame, Ryszard Cieslak, Laurie Anderson, Ludwig Flazen, Mimmo Cuticchio, Marisa Fabbri, Carlo Merlo, Raul Ruiz, Tapa Sudana, Mamadou Dioume, Pippo Del Bono, Yurek Owsiak, Tonino Guerra, Gregory Corso, Odin Teatret, Teatro della Valdoca, Akademia Ruchu, Banda Osiris, Teatro Tascabile di Bergamo, Teatro di Pontedera, Teatro Potlach, Gardzienice Theatre, Els Comediants e Roy Hart Theatre.
È stata partner di attori e musicisti come Penélope Cruz, Laura Betti, Monica Bellucci, Magherita Buy, Lino Banfi, Nino Manfredi, Beppe Fiorello, Raul Bova, Riccardo Scamarcio, Luca Argentero, Carlo Verdone, Vittoria Puccini, Terence Hill, Antonio Catania, Ninni Bruschetta, Maria Grazia Cucinotta, Davide Coco, Marco Leonardi, Rori Quattrocchi, Tiziana Lodato, Nino Frassica, Piera degli Esposti, Luca Zingaretti, Gigi Lo Cascio, Enrico Rava, Salvatore Buonafede, Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore, Donatella Finocchiaro e Cristiana Capotondi.
Con gli spettacoli di cui è autrice gira nei più prestigiosi festival e teatri europei.
Al cinema è stata diretta, tra gli altri, dai registi Carlo Lizzani, Giuseppe Tornatore, Aurelio Grimaldi, Maurizio Sciarra, Carlo Verdone, Antonio Albanese, Catrin McGilvray, Marco Tullio Giordana, Anne Riitta Ciccone, Fulvio Bernasconi, Franco Battiato, Marco Amenta, Marianna Sciveres, Pasquale Scimeca, Ficarra e Picone, Roberta Torre, Manuel Giliberti e Giorgia Farina.
Grazie a I Cento Passi, film vincitore del Leone d’Argento, candidato al premio Oscar come miglior film straniero, viene candidata al Premio Nastro d’Argento.
Iaia Forte
Giurato
Attrice. Nata nel 1963. Ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo studiando danza e recitando in un gruppo di teatro sperimentale. Nel 1989, dopo essersi diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in teatro con “Add’a passà a nuttata” diretta da Leo De Bernardinis mentre l’anno seguente ha esordito sul grande schermo con “Libera” di Pappi Corsicato e ha vinto il Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista per “L’una e l’altra” di Maurizio Nichetti. Tra i vari film interpretati troviamo “I buchi neri” (1995), “I Vesuviani” (1997) e “Chimera” (2001) di Corsicato, “Piccoli orrori” (1994) e “Appassionate” (1999) di Tonino De Bernardi, “Rasoi” (1993, trasposizione cinematografica dell’omonima pièce teatrale, da lei interpretata anche sul palcoscenico) e “Teatro di guerra” (1998) di Mario Martone. In teatro oltre ad aver lavorato con lo stesso Martone, ha recitato Shakespeare e Cechov diretta da Carlo Cecchi.
Manuel Giliberti
Giurato
Regista e sceneggiatore. Inizia a lavorare in teatro negli anni Ottanta in qualità di scenografo. Collabora con registi tra i quali Glauco Mauri, Maurizio Nichetti, Kristoff Zanussi e lavora per importanti e prestigiose istituzioni pubbliche come il teatro stabile di Parma, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, il Teatro Biondo di Palermo, il Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia. Contemporaneamente inizia il suo impegno in cinema e pubblicità. Per la pubblicità lavora tra gli altri con Alessandro D’Alatri e Hugh Hudson .Per il cinema lavora stabilmente dal 1995. Tra i film si ricorda la collaborazione con Aurelio Grimaldi per “Nerolio – Sputerò su mio padre”, “Un nuovo giorno” Ha collaborato, tra gli altri, anche con Felice Farina (dodici film per RAI-UNO per la serie “Nebbia in Val Padana”) con Diego Ronsisvalle (“Gli Astronomi” – Globo d’oro della stampa stranieri 2003), con Nello Correale (Sotto gli occhi di tutti”). Nel 2002 firma in qualità di regista il suo primo lungometraggio: “Giovanni Falcone – I giorni della speranza”, evento speciale al Festival di Taormina dello stesso anno. Successivamente gira il suo primo lungometraggio “Lettere dalla Sicilia”, un film in costume ambientato nell’Ottocento con il quale vince il Globo d’Oro nel 2006. In seguito gira “Piera e il boxeur”un documentario/intervista su Piera Degli Esposti . Nel 2011 ha girato il lungometraggio “Un milione di giorni” e successivamente il documentario “Bastava una notte” sul fenomeno della emigrazione siciliana in Tunisia nel secolo scorso con il quale ha aperto la manifestazione sulla “Cultura del Mediterraneo ” a Tunisi nel Novembre 2011.
Michele Ciacciofera
Giurato
Nato nel 1969 a Nuoro, ha vissuto a Palermo e da dieci anni risiede a Parigi. Partendo da un approccio sociologico e antropologico, esplora differenti tematiche legate al contesto del Mediterraneo nelle sue connessioni e confronti con un orizzonte universale
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